in ricordo di
Domenico Corvi
il pilota - l'amico
20 agosto 1970 L'Ufficio chiuso durante la pausa pranzo - 5 marzo 1974
Figura riservata, schiva, quasi latente, simile a Terence Hill suo compagno di scuola,
ma sempre disponibile con chi voleva parlare di volo e di motori.
Era il suo grande interesse, la sua passione. Avvocato mancato per pochi esami da sostenere,
come molto raramente amava ricordare, riusciva sempre a trasmettere serenitą in chi intavolava con lui
un qualunque ragionamento anche fuori la sua materia preferita.
Convinto assertore di un prototipo volante economico e versatile,
pił volte verificammo sul posto terreni adatti e sognammo una minuscola pista di appoggio.
Esempio di correttezza e semplicitą in ogni rapporto, era solito intrattenere i suoi interlocutori
con discorsi piani e scorrevoli d'impronta razionale rivolti al risparmio e al rispetto ambientale,
al pari di quando si andava a Viterbo in aeroporto per un volo, spesso acrobatico, col Piper o il Cessna,
e vi si giungeva con la sua "bianchina" per lo pił a motore spento.
Oggi, una tenue voce in meno tra rare persone degne di rispetto.
A suo modo, era quasi un Santo.
1939-2006
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